la storia

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La strada era già un punto di ritrovo degli artisti nella seconda metà del seicento, diventa però un centro nazionale ed internazionale all'unità d'Italia con la creazione degli studi d'artisti edificati dal 1858.

la nostra
storia

Via Margutta appare per la prima volta in una mappa del 1577 nel pontificato di Gregorio XIII, il quale diede un impulso alla definizione urbanistica dell’area tra Piazza del Popolo, Via Ripetta e il Pincio.

Negli anni a seguire arrivarono gli artisti, soprattutto dal Nord Europa approfittando forse di agevolazioni fiscali già in voga. Spiccano nomi di grandi paesaggisti come Paul Bril ed un suo allievo Willem can Nieulandt che abitano ‘in Paulina versus Marguttam’.

Nasce il nome ‘Margutta’ una strada destinata ad accogliere nei secoli artisti da tutto il mondo che daranno quella atmosfera di ‘bohème' nota fino ad oggi.

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Gli studi
d'artista

Il Marchese Francesco Patrizi Montoro a soli 28 anni edifica nel 1858 il primo edificio destinato a Studi d’artista al civico 53, dove nel 1917 ebbe uno studio Pablo Picasso.

Ma gli Studi Patrizi non sono i soli sulla strada, ecco sorgere gli Studi Rasinelli al 51a dove ebbe uno studio Gino Severini e più tardi Cy Twombly. Gli Studi Nardi al 48 ospitarono Giulio Turcato, gli Studi Marinelli al 42 la poetessa Sibilla Aleramo e il pittore Antonio Mancini e gli studi Dovizielli al 33 Nino Costa. Visto il successo di questi studi, il Marchese Patrizi completerà il suo progetto edificando nuovi studi al civico 54 e 55, dove vi fu la famosa Associazione Artistica Internazionale, un club per tutti i borsisti delle accademie straniere arrivati a Roma per incontrarsi, scambiare idee, mostrare le loro opere e anche divertirsi! Spiccano eventi con Giacomo Puccini, i Futuristi, Emile Zola e gli esistenzialisti Jean-Paul Sarte et Simone de Beauvoir oltre ai famosi carnevali. Acquista il libro 'Atelier a Via Margutta'.

Negli anni della Dolce Vita la strada si popolerà di personalità del cinema come Federico Fellini e Giulietta Masina al 110, Anna Magnani al 78 e Truman Capote al 33, la famiglia Mastroianni al 51a. Via Margutta diventerà anche un centro per la moda italiana con lo studio fotografico di Johnny Moncada dove posarono le modelle più famose degli anni 60. Vedi www.johnnymoncada.com e acquista i libri 'From Vera to Veruschka' e 'Moncada Novelli Perilli".

i ricordi

Forse sono gli aneddoti che danno il colore alle leggende della strada, così facendo nel 1917 appare il cestino di Picasso che scende dalla finestra del suo studio appeso ad un filo in richiesta di uova e pane mentre lavora febbrilmente alle scene e costumi per il balletto Parade. Acquista il libro 'Picasso a Roma'.

Sara' forse la famosa sciarpa rossa di Federico Fellini che lo accompagna lungo la strada verso lo studio di Johnny Moncada dove la modella Christa Päffgen, nota come Nico posa per Luisa Spagnoli. La rivedremo nella ‘Dolce Vita’ chiamare ‘Marcello’, il grande Marcello Mastroianni anche lui legato alla strada vedi.

Ecco arrivare l'artista Giapponese Yayoi Kusama, tesoro nazionale vivente, oggi presente in tutte le vitrine dei negozi di Louis Vuitton. Nel 1993 espose a via Margutta arrivando dal Giappone con il suo gallerista e il suo psichiatra. Per l'occasione del vernissage arrivarono molti ospiti in kimono. Acquista il libro 'Yayoi Kusama'.

Che dire invece della processione e del Tableaux Vivant di Luigi Ontani che anima la strada con il ricordo degli artisti e le maschere in cartapesta? Fu una serata magica dove l’anima di un vissuto magicamente prese vita. Acquista il libro 'Luigi Ontani'.